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Marco Valenza

Caffè Gilli e Caffè Concerto Paszkowski

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Fra palcoscenico e salotto

Marco e Sonia Valenza gestiscono i due bar più celebri di Firenze: il Caffè Concerto Paszkowski e il Caffè Gilli affacciati sull’elegante piazza della Repubblica. Una storia imprenditoriale italiana quelle dei loro genitori fatta di sogni amalgamati con determinazione e impegno

Sacrificio, amore e dedizione. Dalla gestione di un piccolo bar di Firenze alla conquista prima del palcoscenico della città, l’esclusivo Caffè Concerto Paszkowski e poi dell’elegante salotto Gilli, uno dei più antichi locali d’Italia. “Quella della mia famiglia è un bella storia imprenditoriale, di quelle che accadevano negli anni Settanta,” racconta con dolcezza Marco Valenza ricostruendo il percorso dei suoi genitori. “Mio padre era siciliano, si trasferì da giovane in Toscana lasciando la carriera da carabiniere. Qua incontrò mia madre che proveniva da un paesino dell’Appennino tosco-emiliano. A Firenze decisero di aprire un piccolo bar.” Gli affari andavano bene, il sacrificio e il duro lavoro veniva ripagato e i due decisero di espandersi acquistando un locale più grande. Finché non capitò loro l’occasione della vita: comprare il Caffè Concerto Paszkowski approfittando di un momento di profonda crisi del locale. Un salto nel buio da intraprendere con determinazione, coraggio e un pizzico di follia. Fu la scelta vincente. “L’acquisizione di Caffè Gilli, confinante al Paszkowski nella maestosa piazza della Repubblica, è arrivata dieci anni più tardi. Era un sogno per i miei genitori. Se lo guadagnarono passo dopo passo.”

Gilli è un locale storico di Firenze, istituzionale e di lusso, sicuramente uno dei più antichi e prestigiosi di Italia. Apre nel 1733 in via dei Calzaiuoli, dalla famiglia svizzera di Luigi Gilli. Allora si chiamava “Bottega dei pani dolci”. Poi si trasferisce in via degli Speziali e infine nell’attuale piazza della Repubblica. Nasce come confetteria e, in seguito, si specializza nella pasticceria, caffetteria e anche ricevimenti. Sono tanti gli artisti che hanno varcato la porta dei due locali di Piazza della Repubblica e, a tutt’oggi, per personaggi della politica e del cinema, cantautori italiani e stranieri, è ancora un punto di riferimento. Qualche nome degli ultimi ospiti famosi? Papini, Bono Vox, Renato Zero, Fiorella Mannoia, Tim Cook, CEO di Apple, De Sica, l’attore e regista statunitense Stanley Tucci.

Paszkowski ha una storia differente, è un locale diverso, per certi aspetti più giovane. Originariamente si chiamava Caffè Centrale. Era già molto grande e accogliente. Nel 1903, il locale prese il nome Paszkowski grazie all’acquisizione da parte della Società Carlo Paszkowski & C., pionieri dell’industria della birra in Italia. Agli inizi del Novecento si affermò come caffè letterario, accogliendo intellettuali quali Prezzolini, D’Annunzio, Soffici, Papini, Montale, Saba e Pratolini. Birreria e punto di ristoro, il locale accompagnò le serate fiorentine con la formula del “caffè concerto”. “La musica è sempre stata fondamentale per il locale. Negli anni Sessanta il primo gruppo femminile sinfonico si è esibito qui e la tradizione è continuata fino ad oggi. Il locale attrae ragazzi dai 15 ai 25 anni che si ritrovano per venire ad ascoltare i nostri live”.

Da 25 anni, Marco gestisce i due locali insieme alla sorella Sonia puntando sull’assoluta qualità non solo dei prodotti ma anche del servizio. “L’accoglienza deve sempre essere a cinque stelle, per ognuno dei nostri clienti, anche per chi prende un solo caffè.” A questa si aggiunge la varietà dell’offerta che spazia dalla sofisticata pasticceria artigianale e dai classici prodotti da bar, fino ad arrivare a specialità per pranzi veloci, aperitivi e una carta dei vini molto fornita. “Dopo alcune ricerche storiche abbiamo scoperto che Paszkowski nasceva con linee molto più squadrate nell’arredamento e quindi abbiamo in programma una ristrutturazione del 90% del locale. Stiamo affrontando un progetto complesso e attendiamo il parere della Soprintendenza perché entrambi i locali hanno particolari vincoli estetici. Per quanto riguarda Gilli dobbiamo mettere mano a qualche dettaglio, la parte della pasticceria e anche il “back”, che non si vede ma per noi è fondamentale.” 

“Nella vita ci sono dei momenti che ti rimangono impressi nella mente, come il colloquio tra mio padre e Massimo Giacchierini: stavano parlando della ristrutturazione di Paszkowski. Ho ancora impressa la luce negli occhi di Massimo e  l’entusiasmo con cui affrontarono questo progetto."

E qui entra in gioco Aba che Marco conosce da quando era solo un bambino. “Ricordo di avere incontrato per la prima volta Massimo Giaccherini a casa dei miei genitori. Nella vita ci sono dei momenti che ti rimangono impressi nella mente e il colloquio di mio padre con Massimo è uno di quelli. Stavano parlando della ristrutturazione di Paszkowski, siamo alla fine degli anni Ottanta e io avrò avuto 12-13 anni. Ho ancora davanti la luce negli occhi Massimo e la passione e l’entusiasmo con cui lui e tutta l’azienda affrontarono questo progetto.” 

Da quel giorno in poi la collaborazione con Aba non è venuta mai meno. “Ci hanno dato un grande aiuto soprattutto nel far entrare la tecnologia nei nostri locali e a ottimizzarne l’operatività. Perché avere una posata a destra invece che a sinistra nel bancone, può fare la differenza. E anche su questi particolari ci hanno guidato. La gestione di due colonne portanti dell’intrattenimento fiorentino è una responsabilità, ma la viviamo con soddisfazione e stimolo. Nel tempo con Aba, oltre al Caffè Gilli e Caffè Concerto Paszkowski, abbiamo realizzato altri tre locali: il Bigallo, la Pasticceria Scudieri e il Move On, tutti nella centralissima piazza San Giovanni, la parte ovest di piazza del Duomo, di fronte al Battistero. Ora stiamo definendo i progetti per la realizzazione  per il nuovo Caffè Paszkowski, prevista nel 2020. In Aba abbiamo trovato un partner perfetto, non si stancano mai di studiare, sperimentare e ascoltano ogni nostra pazzia. Mi accorgo che, giorno dopo giorno, diventiamo sempre più esigenti con noi stessi e con i fornitori. Perchè vogliamo regalare emozioni a chi varca la soglia dei nostri locali.”

. Il mio augurio per loro è trovare la forza dal loro legame. Così come io l’ho trovata in quello con i miei fratelli.”

“Aba ci ha dato un grande aiuto soprattutto nel far entrare la tecnologia nei nostri locali e a ottimizzarne l’operatività. Perché avere una posata a destra invece che a sinistra nel bancone, può fare la differenza.”

LOCALI

› B. Gallo  |  Firenze

› Gilli  |  Firenze

› Move On  |  Firenze

› Caffé Concerto Paszkowski  |  Firenze

› Pasticceria Scudieri  |  Firenze

WORK IN PROGRESS

› Paszkowski  |  Firenze