Corrado Menchetti
Menchetti Point
Pane, amore e fantasia
Da piccola bottega di Montagnano a franchising con ambiziosi progetti. Da tre generazioni Menchetti sforna pane nel cuore della Toscana coltivando la stessa passione per la semplicità e i valori autentici.
Il claim recita “più sapore al tempo”, un tempo che scorre lento, nei ritmi naturali della lievitazione del pane. “È iniziato tutto con i miei nonni nel 1948;"spiega Corrado Menchetti, adesso titolare dell’azienda insieme al fratello Marco “si chiamavano Bidio e Grazia e furono loro a intraprendere la carriera di commercianti nel secondo dopoguerra”. Siamo a Montagnano, tranquillo paesino della Valdichiana; qui la bottega Menchetti è praticamente il centro della vita sociale. “Negli anni ’50 l’attività dei miei nonni era una di quelle in cui potevi trovare di tutto, dai bottoni alla pasta e al vino sfuso; c’era una pista da ballo e, per primi, comprarono la televisione. Tutti i compaesani venivano in bottega per vederla.” Dieci anni più tardi, nel 1958, grazie alla collaborazione dei due figli Santi e Angiolino, prende avvio la vera e propria attività di panificazione. Comincia la consegna del pane a domicilio che come accadeva all’epoca, porta il nome del paese dove viene prodotto: “Pane di Montagnano”. “Ricordo ancora le buste di nylon con scritte rosse e blu nelle quali lo incartavamo.” E, dalla consegna in bicicletta o in Ape per le campagne, Santi e il fratello arrivano a consegnare il pane anche nei supermercati del capoluogo, Arezzo.
La svolta imprenditoriale vera e propria arriva nel 1996, con il trasferimento del quartier generale a Cesa, sempre in Valdichiana, passando da una sede di 400 metri quadrati ad una di 1500, con laboratorio e uffici in un unico edificio. Cresce il numero di dipendenti e così anche la produzione. “Già in quel momento non fu facile mantenere l’artigianalità tarata su quei ritmi, ma rimase il nostro principale obiettivo,” commenta Corrado.
Si decide di investire anche sulla pasticceria con i prodotti tipici della tradizione toscana come cantucci, ricciarelli, panettone e torrone. Viene aperto, di conseguenza, un punto vendita proprio a Cesa, adiacente alla sede, per cominciare quell’avventura di affiliazioni e franchising che ancora oggi sta crescendo. “Dopo Cesa, abbiamo aperto ad Arezzo, Calenzano, Foiano, Perugia, Siena, Montemurlo, Pieve al Toppo, San Giovanni Valdarno, Scandicci e Sansepolcro. Nonostante il retail ci dia tante soddisfazioni non possiamo pensare di puntare solo su negozi di vendita diretta, anche il franchising e le partnership che stiamo cercando di stringere a livello nazionale e internazionale sono parte importante del nostro successo.” Un successo che, oltre a passione, determinazione e sacrificio, ha un ingrediente fondamentale: il grano Verna. “Quando 15 anni fa abbiamo cominciato a parlare di grani antichi, molti ci davano per folli, ma oggi i suoi benefici sono conclamati e la sua bontà è evidente.”
La filosofia di un’azienda che ad oggi conta 350 dipendenti è quella di mettere il cliente al centro. E come si riesce in questo? Secondo Corrado Menchetti il prodotto deve parlare per l’azienda e l’investimento in termini di risorse umane in un cibo, che deve essere lavorato fino a tre volte prima di essere pronto, denota la massima attenzione verso il consumatore. A ulteriore garanzia di eccellenza, alcuni anni fa, Menchetti ha aperto un’azienda agricola così da produrre direttamente i prodotti che arrivano sulle tavole dei locali, dall’olio al grano, al vino. In una filiera controllata e protetta.
“Non possiamo pensare di puntare solo su negozi di vendita diretta, anche il franchising e le partnership che stiamo cercando di stringere a livello nazionale e internazionale sono parte importante del nostro successo.”
Ad ogni prodotto vincente serve anche l’abito adeguato e l’azienda Menchetti, essendo di Arezzo, conosceAba Arredamenti da molto tempo: pensare che a fine anni 50 il Cavalier Mario Giaccherini, fondatore di Aba, aveva realizzato per i fratelli Menchetti il loro primo loro locale a Montagnano. Così Corrado e Marco contattano Roberto e Massimo Giaccherini per dare un’identità funzionale ed estetica a tutti i locali. “La richiesta fondamentale era non dare risalto alla pasticceria o alla caffetteria ma al prodotto che ci identifica e che da sempre ha segnato la nostra storia: il pane. Abbiamo instaurato un ottimo rapporto di collaborazione che ci ha portato a splendidi risultati. La piacevole atmosfera nei nostri locali è uno dei complimenti più frequenti.” E’ stato creato un ambiente dinamico, elegante, trasversale e senza età, dove è piacevole trascorrere del tempo; attenzione particolare al design degli spazi e una precisa personalità.
“Come obiettivi futuri c’è un progetto che già stiamo sviluppando: la pizza surgelata,”svela Corrado“siamo partiti un po’ per scherzo ma oggi vorremmo davvero puntare su questo mercato.”
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